La spesa in rosa
«La dieta mediterranea può ridurre l’insorgenza del tumore al seno dopo la menopausa, come ha concluso l’indagine di un’équipe greca su 15 mila donne, condotta in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità. Risultati confermati da un lavoro del 2013 (apparso sull’International Journal of Cancer), con il coinvolgimento di oltre 330 mila donne di 10 Paesi europei: il modello nutrizionale del bacino mediterraneo abbatterebbe del 6-7% il rischio di sviluppare tutti i tipi di tumore al seno».
Rubrica di Eliana Liotta su Io donna-Corriere della Sera (con la consulenza di Paolo Veronesi, direttore della Divisione di senologia chirurgica dello Ieo-Istituto europeo di oncologia di Milano).
«La dieta mediterranea, quella vera, delle origini, prevede la presenza prevalente e quotidiana di frutta, verdura, cereali integrali e un consumo ridotto di carne in favore del pesce e dei legumi. Il tutto accompagnato da frutta a guscio, semi oleosi e, per condire, da erbe aromatiche, spezie e olio extravergine d’oliva».
Da Prove di felicità di Elian Liotta (La Nave di Teseo, 2019), in collaborazione con l’Università e l’Ospedale San Raffaele di Milano.
VERDURA E FRUTTA DI STAGIONE A OTTOBRE
«Uno studio del 2019 su oltre 45 mila persone, condotto dalle università britanniche di Leeds e di York, conclude che il benessere individuale e la soddisfazione della propria vita crescono con l’aumentare delle porzioni di frutta e verdura consumate ogni giorno».
Da Prove di felicità di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2019), in collaborazione con l’Università e l’Ospedale San Raffaele di Milano.
UVA
«Ogni varietà di uva ha un contenuto elevatissimo di polifenoli, sostanze che sono una prerogativa dei vegetali e che, una volta assimilate, svolgono nel nostro organismo funzioni antiossidanti. Come dire, contribuiscono a eliminare quella sorta di ruggine che
si accumula con le reazioni biochimiche all’interno delle cellule. Non solo: per una serie di processi, possono prevenire i problemi cardiovascolari».
Rubrica di Eliana Liotta su Io donna-Corriere della Sera (con la revisione scientifica di Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna).
CARCIOFI
«Due o tre carciofi, ovvero una porzione standard, forniscono la metà del fabbisogno giornaliero di fibre, inclusa quella adorata dai microbi amici dell’intestino, e cioè l’inulina».
Da L’età non è uguale per tutti di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2018), in collaborazione con i medici e i ricercatori dell’ospedale universitario Humanitas di Milano.
SPINACI
«All’interno dell’indagine europea EPIC, si è svolta una ricerca su 31 mila italiane, durata 11 anni: si è notato che all’aumentare del consumo di tutte le verdure diminuiva il rischio di sviluppare un tumore al seno e che la salvaguardia maggiore veniva da quelle a foglia verde, come spinaci o cime di rapa».
Da Prove di felicità di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2019), in collaborazione con l’Università e l’Ospedale San Raffaele di Milano.
LAMPONI E MORE
«I frutti di bosco sono la passione degli scienziati, quasi certi di documentare ogni volta che li analizzano un risultato sorprendente. Dalle more ai lamponi. Tra le molecole che rendono salutari le bacche, ci sono i pigmenti che donano un ventaglio di colori dal rosso al viola: le antocianine, finite sotto la lente degli esperti di nutrigenomica, la nuova disciplina che si occupa del rapporto tra nutrizione e modifiche del Dna».
Rubrica di Eliana Liotta su Io donna-Corriere della Sera (con la consulenza di Stefania Ruggeri, docente di Scienze della nutrizione umana all’Università Tor Vergata di Roma).
POMODORO
«Ad Harvard, una ricerca su 27 mila volontarie dai 45 anni in su ha suggerito che il pomodoro abbia la capacità di favorire la riduzione del colesterolo totale e di migliorare il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo buono».
Da L’età non è uguale per tutti di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2018), in collaborazione con i medici e i ricercatori dell’ospedale universitario Humanitas di Milano.
LIMONE
«Secondo varie analisi, le persone che assumono in abbondanza frutta e verdura con la vitamina C, come i limoni e gli altri agrumi, potrebbero correre un rischio più basso di sviluppare molti tipi di tumore».
Da Prove di felicità di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2019), in collaborazione con l’Università e l’Ospedale San Raffaele di Milano.
BROCCOLI
Cavoli, broccoli e certe verdure a foglia come cavoli neri (kale) e cime di rapa, tutti radunati nella grande famiglia delle brassicacee o crucifere, contengono composti speciali, i glucosinolati, indagati nell’ambito della prevenzione oncologica.
Da L’età non è uguale per tutti di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2018), in collaborazione con i medici e i ricercatori dell’ospedale universitario Humanitas di Milano.
AGLIO
«Gli scienziati ritengono che l’aglio tenga a bada un batterio, l’Helicobacter pylori, che può vampirizzare la salute provocando gastrite e ulcera, ossia infiammazione o lesione delle pareti dello stomaco».
Da L’età non è uguale per tutti di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2018), in collaborazione con i medici e i ricercatori dell’ospedale universitario Humanitas di Milano.
ZUCCA
«I carotenoidi, tesoretto esclusivo del mondo vegetale, tra cui il betacarotene che tinge di arancio le carote e la zucca, sembrano protettivi per gli apparati cardiovascolare e respiratorio».
Da L’età non è uguale per tutti di Eliana Liotta (La Nave di Teseo, 2018), in collaborazione con i medici e i ricercatori dell’ospedale universitario Humanitas di Milano.
RADICCHIO
«Le molecole che rendono così rosso il radicchio sono le antocianine, che sembrano essere protettive per il cuore».
Dal blog «Il bene che mi voglio» di Eliana Liotta sul sito www.iodonna.it