Verona, “La cura sono io” è il primo sportello online di supporto ai pazienti oncologici
Il Resto del Carlino
15 giugno 2021
Da adesso sarà possibile prenotare in tempo reale parrucchiera ed estetista oncologica, partecipare ad incontri di meditazione, presentazioni di libri, ricevere informazioni in ambito sanitario
Presentato l’ultimo progetto dell’associazione ‘La Cura Sono Io’, realizzato dalla fondatrice e presidente Maria Teresa Ferrari, di supporto ai reparti oncologici e alla Breast Unit degli Ospedali di Verona, Borgo Roma e Borgo Trento, per offrire gratuitamente servizi fondamentali alle persone che si trovano a fare i conti con il senso di incertezza e impotenza provocati dalla malattia.
Il progetto, che presto diventerà anche una app per smartphone, è stato realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Verona, la Fondazione Apollinare e Cesira Veronesi e di Agsm- Aim, in collaborazione con la Fondazione Cattolica e con Ulss 9 Scaligera e Brest Unit Scaligera e Progetto Convivio dell’Oncologia e Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Integrata di Verona.
I servizi
Tante le novità apportate dal nuovo servizio per i malati oncologici. In tempo reale si potrà prenotare la parrucchiera e l’estetista oncologica, partecipare ad incontri di meditazione, benessere, presentazioni di libri, ricevere informazioni in ambito sanitario. Inoltre, tra le varie attività offerte, anche la “Lettura espressiva in ambienti di cura” promosso dal Circolo dei Lettori di Verona e una consulenza di naturopatia.
“Pandemia più dura per i malati oncologici”
L’iniziativa è stata presentata in streaming in municipio dall’assessore alle Pari opportunità Francesca Briani. Presente l’ideatrice e presidente dell’associazione ‘La Cura sono Io’ Maria Teresa Ferrari, il direttore generale Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, il direttore generale AOUI Verona Callisto Bravi, la responsabile Breast Unit Ulss9- direttrice Dipartimento Diagnostica per immagini Francesca Fornasa, la responsabile Breast Unit AOUI Verona- direttrice Dipartimento Radiologia Verona Stefania Montemezzi. Collegati online il presidente di Agsm-Aim Stefano Casali, il segretario generale di Fondazione Cattolica Adriano Tomba e Chiara Ballini di Fondazione Apollinare e Cesira Veronesi.
“L’idea dello sportello è nato durante la pandemia, quando molte donne colpite da un tumore si sono trovate a gestire una quotidianità improvvisamente difficile e complicata – ha spiegato Maria Teresa Ferrari -. Da lì, la volontà di dare vita ad un progetto per agevolare le donne ad accedere a quei servizi che diventano essenziali dopo una diagnosi oncologica, che vanno dalla parrucchiera all’estetista, ma anche supporto per avere informazioni sanitarie e partecipare ad iniziative culturali”.
“Un traguardo davvero importante, sia per l’associazione La Cura Sono Io ma anche a livello personale – ha continuato la presidente -, un obiettivo a cui ho lavorato senza sosta nell’ultimo anno e che mi ha spronato anche durante la ricomparsa della malattia. Non posso che ringraziare tutto lo straordinario gruppo di donne e amiche della Cura Sono Io che mi hanno sostenuto in questo viaggio e tutte le realtà ed istituzioni che lo hanno concretizzato”.
“Questo è solo il primo sportello”
“La pandemia ci ha abituato all’approccio digitale e ne ha evidenziato le potenzialità – ha sottolineato il direttore Bravi -. L’auspicio è che lo sportello oncologico sia solo il primo, e che presto molte altre patologie possano trovare un supporto efficiente come questo”.
“La tecnologia e suoi progressi sono importantissimi nelle cure e ci offrono strumenti sempre più utili – ha aggiunto il direttore generale Girardi -. Altrettanto fondamentale è tuttavia l’aspetto psicologico e la forza con cui l’uomo affronta la malattia, e questo progetto ne è la dimostrazione”.
A margine della presentazione, sono intervenute sul tema dello screening anche le dottoresse Montemezzi e Fornasa, che hanno evidenziato come l’attività di screening a Verona e provincia, durante il Covid, si sia fermata solo poche settimane, per poi riprendere con nuove energie e la dotazione di nuovi macchinari.